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Una perizia indica nei modelli gatekeeper un possibile nuovo standard
L'eccezione è diventata lo standard
I modelli assicurativi alternativi, tra cui i cosiddetti gatekeeper, potrebbero costituire senza dubbio il nuovo standard nell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. A questa conclusione giunge una perizia dell'Università di Zurigo svolta per incarico di santésuisse. Il cambio di sistema non si ripercuoterebbe in pratica sugli assicurati, ma andrebbe a interessare essenzialmente i medici. Gli assicuratori malattia non sarebbero obbligati a riconoscere come gatekeeper tutti i medici che esercitano nell'assistenza di base. In questo modo si potrebbe evitare doppioni, migliorare la gestione e integrare più elementi peculiari dell'economia di mercato.
I modelli assicurativi alternativi trovano un forte consenso: tre assicurati su quattro optano ormai per un modello che prevede una limitazione nella scelta del fornitore di prestazioni nell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Una nuova perizia, redatta dalla prof. dr. iur. med. Kerstin Noëlle Vokinger dell'Università di Zurigo per incarico di santésuisse, evidenzia che i modelli gatekeeper potrebbero costituire senz'altro il nuovo standard. La maggior parte degli assicurati non sarebbe praticamente toccata da un cambio di sistema, poiché ha già optato per un modello alternativo. Le ripercussioni maggiori si avrebbero invece per i medici che esercitano nell'assistenza di base. Infatti, in futuro, un assicuratore malattia non sarebbe più obbligato a riconoscere contrattualmente come gatekeeper ogni fornitore di prestazioni. I medici senza convenzione sulle prestazioni potrebbero fatturare nell'assistenza di base soltanto le cure dispensate a pazienti che hanno optato per un modello assicurativo con libera scelta del fornitore di prestazioni.
Il modello standard del Consiglio federale avrebbe messo a rischio la pluralità
Il Consiglio federale intendeva introdurre già nel quadro del secondo pacchetto di contenimento dei costi un nuovo modello standard che prevedeva una prima consulenza obbligatoria. Tuttavia il Parlamento ha rigettato tale proposta. Anche santésuisse ha espresso parere contrario, perché la proposta non poteva competere con la pluralità di modelli assicurativi alternativi offerti dagli assicuratori malattia. La perizia della prof. Vokinger giunge alla seguente conclusione: diversi modelli assicurativi alternativi potrebbero candidarsi senz'altro a nuovo standard nel quadro della legge sull'assicurazione malattie. Ciò sarebbe ammissibile a livello costituzionale a patto di garantire la parità di trattamento per la categoria medica. Per fare un esempio: i medici esclusi dalla partecipazione a un modello assicurativo devono potersi ricandidare per esservi riammessi una volta modificato il loro modello operativo.