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Legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal)
25 anni di solidarietà tra chi paga i premi
La legge sull'assicurazione malattie (LAMal) è il fondamento su cui poggia la sanità pubblica in Svizzera. Per il nostro sistema sanitario la LAMal ha significato in gran parte solidarietà e per gli assicurati accesso paritario alle cure mediche. Tuttavia, la legge non è riuscita a frenare l'aumento dei costi della salute. Per continuare a poterci permettere i premi anche in futuro, dobbiamo attuare con la massima urgenza le riforme necessarie.
Il sistema sanitario svizzero gode di ottima reputazione a livello internazionale. All'estero guardano con un pizzico di invidia all'ampio catalogo di prestazioni garantito dalla nostra assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. L'introduzione 25 anni fa della legge sull'assicurazione malattie ha senza dubbio prodotto molte cose valide, anche se non tutto si è avverato come auspicato: dal 1994 i costi della salute crescono con progressione costante. Il motivo risiede nel continuo ampliamento del catalogo delle prestazioni e, come afferma il Consiglio federale, nel fatto che il 20 per cento delle prestazioni a carico dell'assicurazione di base sono inutili. Per garantire sul lungo termine questa importantissima istituzione sociale, occorre attuare con urgenza riforme sostanziali.
La legge federale sull'assicurazione delle cure medico-sanitarie ha determinato importanti progressi sociali, quali l'obbligo d'assicurazione per tutte le persone residenti in Svizzera e l'introduzione del premio pro capite per cassa e regione. Questo ha permesso di rafforzare e consolidare la solidarietà tra giovani e anziani, tra uomini e donne, tra persone sane e persone ammalate. Gli assicurati usufruiscono di un ampio catalogo di prestazioni accessibile a tutti. L'introduzione della LAMal ha unificato e integrato il catalogo, eliminando le differenze, ovvero le disparità, che residuavano dalla precedente legge sull'assicurazione contro le malattie e gli infortuni (LAMI) risalente al 1911. Da allora la LAMal permette di cambiare con facilità l'assicuratore senza dover temere di perdere la copertura delle prestazioni sanitarie.
Sostegno della popolazione
Tutti questi elementi di eccellenza hanno conquistato la fiducia della popolazione svizzera, la quale appoggia in pieno il sistema sanitario svizzero. Per ben tre volte (2003, 2007 e 2014) ha rigettato le proposte della sinistra di introdurre una cassa unica, mettendo in conto l'evoluzione dei costi: prima dell'introduzione della legge sull'assicurazione malattia si era affermato da più parti che la LAMal avrebbe arginato l'incremento dei costi. Una promessa mantenuta solo parzialmente, anche se dal 1996 i costi della salute hanno leggermente rallentato la loro crescita.
Urgono riforme
Il Consiglio federale ritiene che agendo con maggiore efficienza si potrebbero ridurre i costi della salute del 20 per cento. I costi supplementari sono dovuti alle sovracapacità a livello di ospedali, a un numero eccessivo di fornitori di prestazioni, a medicamenti troppo cari e a incentivi sbagliati. Servono riforme per garantire a lungo termine il finanziamento del nostro sistema sanitario. santésuisse sostiene perciò una serie di misure come, ad esempio, il finanziamento uniforme delle cure ambulatoriali e stazionarie, l'introduzione di un sistema di prezzi di riferimento per i generici, la pianificazione sovracantonale degli ospedali, delle case di cura e delle case per anziani, una migliore gestione strategica delle autorizzazioni per i medici e la lotta sistematica alle prestazioni superflue. Le tariffe vanno poste su una nuova base e, in questa prospettiva, gli importi forfettari ambulatoriali svolgono una funzione essenziale di contenimento dei costi. Anche la qualità deve diventare un elemento centrale dell'assistenza sanitaria. Per gli assicurati queste riforme si tradurranno in uno sgravio pari a diversi miliardi di franchi l'anno e saranno la migliore garanzia per conservare un sistema sanitario solido, di elevata qualità e finanziabile sul lungo termine.