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28.06.2023

Integrazione dei costi di cura nell'EFAS

A pagarne il conto saranno gli assicurati

Scopo dell'EFAS è di aumentare l'efficienza nella sanità, promuovere le cure ambulatoriali e sgravare chi paga i premi. Tuttavia, un modello di calcolo di santésuisse evidenzia che la variante decisa dal Consiglio degli Stati comporterà delle ripercussioni molto care per gli assicurati. Dopo pochi anni, l'integrazione dei costi di cura nel finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie produrrà risultati diametralmente opposti agli obiettivi di efficienza auspicati con l'EFAS e andrà a gravare ulteriormente su chi paga i premi. 

Il finanziamento uniforme delle cure ambulatoriali e stazionarie (EFAS) deve rendere più efficiente il sistema sanitario e quindi ridurne i costi. Questo obiettivo si è allontanato con la variante scelta dal Consiglio degli Stati. Ciò vale in particolare per le cure di lungodegenza. santésuisse sostiene in linea di principio l'EFAS ma ha da sempre messo in guardia dagli enormi costi che conseguiranno dall'inserire i costi di cura nel progetto. Con il nuovo finanziamento delle cure varato nel 2011, il Parlamento ha posto un tetto ai contributi alle cure a carico dell'assicurazione base in considerazione dell'andamento dei costi particolarmente elevato nel settore delle cure. Una ricerca recente di santésuisse mette in luce per la prima volta le ripercussioni che l'integrazione dei costi di lungodegenza nell'EFAS avranno sull'assicurazione base.

L'integrazione delle cure di lungodegenza farà lievitare in modo spropositato i premi a medio termine

Oltre alle questioni di natura politica, quali l'iniziativa delle cure infermieristiche, anche la crescita demografica farà aumentare i costi di cura. Per formulare una previsione dei costi affidabile, la ricerca promossa da santésuisse tiene conto di fattori demografici, richieste politiche (iniziativa delle cure infermieristiche) e considerazioni di mercato per il settore delle cure. I risultati plausibilizzati dalla società di consulenza swiss economics non lasciano dubbi: integrando le cure di lungodegenza si rischia di trasformare l'EFAS in un modello perdente per chi paga i premi. A dipendenza della quota di crescita nelle cure di lungodegenza, i possibili risparmi indotti dall'EFAS produrranno effetti diametralmente opposti nel giro di pochi anni. In concreto, gli assicurati non beneficeranno di nessun vantaggio in termini di efficienza già a partire dal 2034 (il modello di calcolo si basa sul presupposto che l'EFAS venga approvato dalle Camere federali nel 2024). Negli anni a seguire i risparmi auspicati si tramuteranno in ulteriori oneri. Già a partire dal 2035 gli assicurati dovranno finanziare costi supplementari pari a quasi cinque miliardi (2040 circa 10 miliardi) di franchi tramite i premi rispetto alla situazione «EFAS senza cure».

Il Nazionale non deve cedere alle pressioni dei Cantoni

L'EFAS si prefigge di eliminare gli attuali incentivi sbagliati nel sistema e di incrementarne l'efficienza e la qualità. Ma a lungo termine l'integrazione delle cure di lungodegenza causerà spese supplementari insopportabili per chi paga i premi. Il Consiglio nazionale è perciò chiamato a riportare l'EFAS all'idea originaria del finanziamento uniforme. Questo è il solo modo di realizzare effettivamente i vantaggi dell'EFAS e consentire agli assicurati di beneficiare di una maggiore efficienza.

Allegato: ricerca cure di lungodegenza

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In qualità di associazione di settore degli assicuratori malattia svizzeri, santésuisse promuove un sistema sanitario liberale, sociale ed economicamente sostenibile, che si caratterizza per la gestione efficiente dei mezzi e delle prestazioni sanitarie di elevata qualità a prezzi equi.